martedì 26 aprile 2016

Omaggio a William Shakespeare: l'eternità dell'amore

Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.
(Romeo e Giulietta)

Immagine presa dal web


Desidero parlare di amore ispirandomi alla parole di William Shakespeare per omaggiare una figura importante della letteratura mondiale nella ricorrenza dei 400 anni dalla morte. Una frase meravigliosa che canta l’immortalità del vero amore. Non voglio riferirmi però al contesto specifico della storia di Romeo e Giulietta, ma andare oltre per cogliere il messaggio, o meglio i messaggi, di questo pensiero poetico. Se c’è stato un vero amore, nel momento in cui l’oggetto amato non sarà più presente ne resterà il ricordo. Ma il ricordo sarà così bello e potente da non rimanere patrimonio esclusivo di chi lo rammenta, bensì si farà bellezza per tutta l’umanità. Un pensiero ed una visione che fa uso dell’iperbole, sembra quindi esagerare: chi ama dilata le emozioni e le manifesta in certi casi usando parole apparentemente spropositate. A volte perché non può vivere pienamente il proprio amore e le parole aiutano a manifestarne tutta la grandezza, cosicché l'oggetto d'amore anche da lontano potrà sapere. Allo stesso tempo questo pensiero di Shakespeare ci ricorda che chi ama è generoso, l’amore vero è altruismo, è felicità a tal punto da voler farlo sapere all'universo intero: Il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte. William Shakespeare resta un poeta al di là del tempo e risulta quasi un oltraggio insinuarsi nelle sue parole.

Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata

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